Carissimi,
abbiamo celebrato la festa della famiglie, con una bella partecipazione sia alla S. Messa che al momento di festa negli oratori. Forse, la comunità dovrebbe essere attenta ad una maggior accoglienza. Spesso queste parole: accoglienza, accompagnamento, solidarietà ho la sensazione che siano un poco scontate; entrano nel nostro linguaggio, ma mancano di cuore e di azione. Penso che la cosa bella che tutti noi, preti compresi, dobbiamo fare è lo stare con i fratelli e le sorelle che il Signore quando e come vuole mette accanto a noi. Una festa è bella, perchè li c’è un cuore; una celebrazione Eucaristica è bella, perchè c’è partecipazione, coinvolgimento… insomma dobbiamo non solo curare la parte esteriore, cioè periferica, ma la relazione che parte dal cuore ed arriva al cuore dell’altro, indistintamente se sia amico, fratello, conoscente.
Anche l’appuntamento di venerdì 27 gennaio scorso con i preadolescenti e le loro famiglie è stato un momento bello, ma significativo che certamente ha lasciato un segno del cuore delle persone. Incoraggio fortemente gli educatori a proporre questi momenti, che oltre a farci incontrare, sono occasione di crescita personale, umana e cristiana.
Viviamo questi week end la giornata in difesa della vita. Quando penso alla vita, mi viene in mente quella splendida preghiera di madre Teresa di Calcutta:
“La vita è un opportunità, coglila. La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è ricchezza, valorizzala. La vita è amore, vivilo.
La vita è un mistero, scoprilo. La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala. La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un’ avventura, rischiala.
La vita è la vita, difendila. Amen! “
Avremo anche un momento assembleare giovedì 09 febbraio, dove vogliamo con molta semplicità e cuore fare una chiacchierata a modo di verifica sulle proposte che in questi mesi i nostri oratori hanno fatto. Spesso andiamo sempre alla ricerca delle colpe, e ci manca quella sapienza del cuoredi leggere con realismo la pastorale giovanile. Vogliamo proprio dialogare con le famiglie, gli educatori, i catechisti; ecco perchè oltre alla verifica, cercheremo di fare alcuni passi, con qualche proposta condivisa e sopratutto sostenuta da tutti noi, nella forma della fiducia e della corresponsabilità.
Come potete leggere, proposte, intuizioni, segnalazioni ce ne sono, occorre forse, come ci ricorda il Papa, per essere cristiani in uscita, occorre una nostra personale conversione, accogliendo le occasioni, cioè queste proposte come un dono che Dio mette sul nostro cammino per purificarci, rinnovarci ed essere portatori di gioia. Il rischio dei cristiani è quello di fare tante cose per Dio e non mettere Dio nel cuore delle cose che si fanno.
La Madonna regina della pace e dei malati, interceda per noi!
Un abbraccio!
don Piercarlo