E’ vero non tutte le domande servono. “Quando finirà tutto questo? Quanto programma scolastico perdiamo? E il posto di lavoro? Perchè la
gente non rispetta i divieti, le regole o le interpreta a modo suo?
Tutte queste domande non servono. O meglio, servono solo a deprimere chi ti sta accanto, ad affossarlo ancora di più, proprio lui o
lei, che è la persona che ami di più al mondo. Perchè, si sa, in questi giorni marito e moglie sono costretti a stare più vicini del solito. I fratelli devono condividere il loro tempo, in pochi metri quadrati, proprio con quei bambini o ragazzi che di solito evitiamo ( i fratelli appunto ), preferendo il gruppo di amici.
E allora, facciamo la domanda giusta.
Secondo me, la domanda più giusta è: il 4 aprile, quando – forse – tutto questo sarà finito, e torneremo a scuola, al lavoro, in palestra, in piscina al bar …come vorrò essere? E se sarò diverso, in che cosa sarò diverso? Non è tanto questione di che cosa avrò imparato, che cosa avrò incamerato nella mia mente in modo mnemonico. Ma come sarò cambiato?
Mi piace pensare che – se proprio doveva accadere ( non facciamo domande su questo, non serve ) è bello che questo sia successo nel
tempo che ci prepara alla Pasqua che tu ci creda o no, “conversione “, in greco vuol dire cambiamento radicale di mentalità. In fondo, ci viene chiesto questo, no? Un cambiamento radicale di mentalità, di abitudini, di stili di vita. Ce lo chiedono tutti. Dio è proprio un genio: sta usando i megafoni delle istituzioni per far arrivare il suo messaggio: cambiate mentalità.
Un sacrificio certo ( come in effetti la tradizione vuole che si faccia nel tempo di penitenza quaresimale ), ma l’obiettivo di vivere in pienezza la notte di Pasqua, quando la morte sarà vinta, per sempre, anche con il coronavirus.
Ecco allora la domanda giusta: sto cambiando mentalità? Questo tempo è davvero prezioso! Quello che scrivo oggi sarà importantissimo,
quando tutto questo sarà finito. Proviamo a fare un elenco delle cose che contano davvero nella vita e appendiamolo da qualche parte visibile nelle nostre case. Quest’elenco deve valere anche tra due mesi, sei mesi, un anno, cinque anni, quando queste settimane saranno solo un ricordo, un po’ triste, un po’ sbiadito… Se valgono oggi devono valere per sempre!
Pensiamoci!
Don Piercarlo