Carissimi bambini e bambine di Prima e Seconda Elementare,
Vorrei salutarvi uno per uno, dandovi la mano, oppure battendo il “cinque” come si usa adesso, però non riusciamo a causa di questo malessere che si è creato nel mondo. Che cos’è questo malessere? E ‘come quando non stai bene, hai la febbre e cerchi la protezione della mamma. Ecco perché tutti, genitori, nonni, insegnati, allenatori, il sindaco, i medici e anche il presidente della repubblica dicono di stare a casa, di non uscire per non ammalarci. Noi siamo bambini in gamba ed osserviamo questo consiglio!
In casa abbiamo tanto tempo libero e oltre a qualche compito possiamo fare tante cose belle e stare tranquilli con i nostri genitori. Sembra che il tempo si sia fermato e che gli orologi non ci servano più. Presto, vedrete, tutto sarà passato. Potremo ancora uscire,
l’aria ci sembrerà più fresca e pulita. Faremo belle passeggiate e riprenderemo le nostre solite abitudini. Che bello!!!
Avevamo iniziato qualche mese fa, un cammino simpatico di conoscenza di Gesù. Tutti conosciamo Gesù: è il Figlio di Dio, nato a Betlemme in una mangiatoia. Sua mamma è Maria e Giuseppe il suo sposo. Attorno a Gesù ci sono tanti angeli e tante persone di buona volontà che sono andati a trovarlo, perché su quella casa si è posata una stella e brilla una grande luce. Ve lo ricordate vero questo episodio della nascita di Gesù? Il cammino si è interrotto qui ma lo riprenderemo presto.
Vorrei inoltre dirvi quatto piccole cose.
La prima: ho avuto la gioia di celebrare il Battesimo a molti di voi. Chiedete ai Vostri genitori di mostrarvi il video o le fotografie. Anche questo è un modo per dire che siamo figli di Dio e siamo fratelli tra di noi.
La seconda: Ogni giorno, al mattino e alla sera, aiutati dai vostri genitori, fate il segno di Croce. Provate poi a dire e grazie al papà e alla mamma per il bene che vi vogliono e imparate, se sbagliate, a chiedere scusa.
La terza: la settimana prossima, provate a disegnare le “cose belle” che avete fatto in queste settimane e colorate il vostro “capolavoro” con i colori della gioia.
La quarta: domenica prossima (12 aprile) sarà Pasqua. Oltre a chiedere ai genitori l’uovo di cioccolato, dite loro: “Buona Pasqua!” Mi chiederete cosa vuol dire. I catechisti non hanno potuto spiegarvelo e saranno dunque papà e mamma a raccontarvi il significato di questa parola. Scoprirete che sarà la giornata e la festa più bella della vostra vita perché Gesù è risorto!
Cari bambini/e, ecco quello che volevo dirvi.
Vi auguro una buona Pasqua. Vi auguro tanta gioia e felicità.
Un abbraccio! Don Piercarlo