Carissimi nonni e nonne della comunità pastorale,
il mio saluto e l'invito a pregare per me. Direte: solitamente è il prete che deve pregare, invece dobbiamo farlo noi? Si e vi spiego il perché. Io, da bambino ero molto legato ai miei nonni. Li ho conosciuti bene ed ho avuto la “fortuna” di accompagnarli all'incontro con il Signore! Per me Voi nonni siete un tesoro di umanità e una sapienza di vita.
• Tesoro di umanità, perché avete fatto molti sacrifici, molte rinunce, avete provato la povertà, non avete avuto la fortuna di avere tutto come noi ma eravate comunque felici.
• Sapienza di vita, perché voi siete davvero maestri di vita. Avete pienamente vissuto e ben collaudato i suoi valori e avete coltivato la sapienza che oggi vi onora.
Siete suoi testimoni e luce che la illumina e la rende bella, buona e desiderabile. Provo una grande gioia quando vengo a trovarvi. La vostra accoglienza, il vostro sorriso e le vostre parole mi commuovono, perché, come nessun altro, siete capaci di
parlare al cuore.
In questi giorni, nelle S. Messe che celebro siete sempre presenti nel mio cuore e vorrei nella fede abbracciarvi tutti, come faccio quando mi congedo da casa vostra mentre dite: “mi raccomando Don, non si dimentichi di me! La mia porta è sempre aperta per lei”. Ecco la mia gioia, ecco la gioia di un prete: avere persone sagge come Voi che ti vogliono bene, che vogliono bene a tutti.
Vorrei consegnarvi una parola di gratitudine e farvi una richiesta.
La gratitudine è racchiusa in un sincero GRAZIE! Grazie perché’ ci siete, grazie per le vostre attenzioni, grazie per la vostra disponibilità, grazie per i vostri sorrisi, grazie perché siete simpatici e affamati di vita.
La richiesta, invece, vibra in questo grido: AIUTATECI AD AGGIUSTARE IL MONDO. Come? Attraverso il vostro stile di vita fatto di rispetto, di tenacia, di attenzioni, di accoglienza, di disponibilità e generosità, di quella capacità unica di comprendere e cogliere le situazioni mentre noi, sempre indaffarati e insoddisfatti e ci facciamo di giorno in giorno più tristi e indifferenti.
Cari nonni, potete ancora fare tanto per noi e per questo chiedo: aiutateci ad essere persone semplici e creative, aiutateci ad essere persone che non si lasciano sedurre da ciò che abbaglia e acceca ma che sanno riconoscere l’essenziale, ciò che è prezioso, il
giusto e il vero.
Siate per noi occasione per cambiare e custodire mente e cuore. Ormai siamo quasi a Pasqua.
Vi faccio di cuore gli auguri accompagnati da un forte abbraccio e dalla mia preghiera!
Don Piercarlo.